Le mandorle sono originarie dell’Asia centrale e ormai diffuse da tempo in tutta Italia, e fanno parte della tradizione culinaria del nostro Paese da diversi secoli, mentre le più grandi coltivazioni sono diffuse addirittura oltreoceano, in California.
La mandorla amara è il seme prodotto dal Prunus amygdalus, una specie botanica utilizzata soprattutto a scopo ornamentale; il gusto amaro di questi semi è imputabile alla presenza di amigdalina, un glicoside cianogenetico (ovvero capace di liberare cianuro) che, se ingerito in grosse quantità, risulta molto nocivo per la salute. Più amara risulta la mandorla e tanto maggiore è il suo potere venefico. La tossicità dell’amigdalina può essere annullata con la cottura.
Proprietà nutrizionali delle mandorle
Le mandorle sono alimenti che appartengono all’insieme dei semi oleosi, quindi frutta secca. Pur essendo dei semi, sono poveri di amido e non rientrano nell’insieme dei cereali e delle leguminose, sono poveri d’acqua, di fruttosio, di vitamina A, C e non rientrano nell’insieme dei frutti dolci carnosi.
Sono frutti ricchi di trigliceridi, molto calorici anche se comunque dotati di ottima digeribilità (acidi grassi insaturi, monoinsaturi, acido oleico e grassi polinsaturi essenziali omega 6. Le mandorle contengono solo il 5% di grassi saturi e sono prive di colesterolo, mentre l’apporto proteico è piuttosto elevato.
Successivamente troviamo anche varie vitamine Idrosolubili, come la riboflavina o vit B2, la niacina o vit PP e la tiamina o B1 e le Liposolubili, come l’alfa-tocoferolo o vit E.
Il mio consiglio è di consumarli a colazione o negli spuntini per completare nel migliore dei modi il pasto; ci sono valide alternative per abbinarli, come:
- Yogurt greco (con un contenuto maggiore di proteine rispetto allo yogurt classico) +frutto+mandorle;
- Whey protein+ frutto+mandorle.
- Pezzo di grana+mandorle.