E’ davvero importante rafforzare le difese immunitarie sopratutto quando vengono compromesse o indebolite da fattori come lo stress, varie patologie, l’uso smodato di antibiotici, il freddo o il cambio di stagione, l’alimentazione impropria, il mancato riposo notturno e tanti altri fattori.
Il modo migliore e più efficace per rafforzare le difese immunitarie è adottare uno stile di vita sano, e quindi una dieta ricca di frutta e verdura, l’esercizio fisico regolare, non fumare, non eccedere nell’uso di sostanze alcoliche, mantenere sotto controllo il peso corporeo e la pressione arteriosa, dormire almeno 7-8 ore per notte.
Integratori per le difese immunitarie

I principali micronutrienti classici che sostengono il normale funzionamento del sistema immunitario e le difese naturali sono vitamina D, vitamina C, zinco, selenio e magnesio.
Oltre a questi, numerosi studi clinici hanno mostrato che alcuni principi attivi contenuti negli estratti di piante come la curcuma e l’echinacea possono modulare o stimolare le difese immunitarie.
- VITAMINA D, impiegata nella regolazione del ciclo cellulare, nel metabolismo del calcio e nella regolazione del sistema immunitario; può essere assunta come alimento solo per il 20%, il resto è prodotto grazie all’esposizione alla radiazione solare, in particolare agli UVB.
- VITAMINA C, è ben nota per il suo effetto antiossidante e immunomodulante, è fondamentale per il mantenimento dell’integrità delle barriere mucosali, ad esempio nel tratto gastrointestinale e respiratorio, è coinvolta nella regolazione delle cellule immunitarie, potenzia l’azione dei linfociti natural killer e l’attività dei macrofagi, e promuove la sintesi di anticorpi.
- ZINCO, un metallo fondamentale per numerosi processi cellulari di crescita, differenziamento, riparazione, metabolismo e mantenimento dell’integrità e funzionalità.
- SELENIO: una delle forme più bioaccessibili con cui il selenio può essere assunto è la selenometionina, anche se comunemente vengono utilizzate altre forme come il selenito di sodio.
- CURCUMA: la curcuma ha una bassa biodisponibilità, viene rapidamente metabolizzata dal microbioma intestinale e dal fegato, riducendo la sua attività terapeutica.